Buona Pasqua! Riti e credenze legate all’agnello Pasquale
Riti e credenze (fasulli) legati all’agnello Pasquale!
La Pasqua si avvicina, allora perché non provare ad analizzare l’alimentazione legata a questa festività Cristiana, proprio dal punto di vista del Cristianesimo?
Poco tempo fa ho avuto il piacere di intervistare un monaco Cristiano, Guidalberto Bormolini e qui sotto vi riporto le sue parole su riti e credenze fasulle, legate, per esempio, al cibarsi di agnello a Pasqua perché lo dice il Vangelo.
- Quanto sono importanti gli Animali per la vita di un Cristiano?
G.B. L’amore per la vita caratterizza gran parte della predicazione Cristiana e l’amore è comunque il cuore del messaggio Cristiano e deve spandersi all’infinito.
Molti padri e molti insegnanti della tradizione Cristiana dicono: “Se l’amore non si espande all’infinito fino a raggiungere tutte le creature, non è un amore che assomiglia a quello dell’infinito.”
Il rapporto con l’animale è proprio un rapporto che favorisce la crescita spirituale di una persona.
- Quindi per essere un bravo Cristiano che atteggiamento dovrei avere nei confronti del regno animale?
G.B. Di amore. Se si ha un rapporto di sfruttamento con la Natura, oltre ad essere fuori dalle radici bibliche, è fuori anche dalla sua stesa vita.
Per gli antichi e anche per i Cristiani, l’essere umano è un microcosmo, dentro la persona c’è tutto il Cosmo, se manca di rispetto e di amore verso una componente dell’Universo o della Natura, ferisce anche se stesso.
Il rapporto di amore è con tutti i viventi e va esteso ad ogni essere vivente.
Se si espande nell’amore, all’amore è legata libertà e felicità. Se il nostro livello di Amore è tale da rispettare ogni essere vivente, giova alla crescita complessiva della persona e di tutta l’umanità.
- Qual è il rapporto col cibo secondo il Cristianesimo?
G.B. Il cibo è un elemento fondamentale nella crescita di una persona e quindi a maggior ragione nella crescita spirituale. Infatti in tutte le tradizioni religiose e spirituali, in tutte le grandi scuole di preghiera, ci sono prescrizioni alimentari, perché alcuni cibi favoriscono la crescita spirituale, alcuni invece la ostacolano.
Il digiuno è uno di queste aspetti particolari molto importanti.
Non è un caso che il Sacramento principale della tradizione Cristiana, che è l’eucarestia, è attraverso il rapporto col cibo, per cui il cibo ha qualcosa di Sacro di per sé. - Cosa si dice nell’Antico e nel Nuovo Testamento a proposito di mangiare gli animali?
G.B. C’è un documento recente della Pontificia Commissione Biblica, che è proprio sull’agire Cristiano, quindi l’etica di un Cristiano; dice che il progetto originario di DIO, era l’attribuzione di una dieta vegetariana all’essere umano, poi la decadenza ci ha fatto allontanare dal progetto Divino originario. - E qui arriva la domanda che riguarda la Pasqua:
Da dove nasce l’usanza di macellare tanti agnelli a Pasqua? Non è vero che lo chiede il Vangelo, giusto?
G.B. L’agnello rappresenta il corpo di Cristo. Bisogna comunque fare una distinzione fra la tradizione Antica e quella del Nuovo testamento; riguardo all’agnello e al sacrificio animale c’è stato un cambiamento radicale.
E’ quasi certo, Gesù non ha mangiato l’agnello!
Anche perché la Pasqua che ha celebrato Gesù era la Pasqua della comunità di Qumran, questi mitici Esseni, e loro in opposizione al culto ufficiale del Tempio facevano un sacrificio “incruento”.
Gesù ha anticipato la data della Pasqua proprio perché era un rito alternativo, erano abbastanza ribelli al culto istituzionale, Lui l’ha celebrato in anticipo e questo attesta il fatto che l’agnello non è stato presente.
Non c’è un fondamento nel sacrificare l’agnello a Pasqua e non ha un particolare significato.
Bisogna evolvere.
Ci si può relazionare all’agnello anche senza mangiarlo, perché Gesù dice che è Lui l’agnello quindi non era sulla tavola.
- E’ vero che c’è un collegamento fra evoluzione spirituale e alimentazione vegetariana?
G.B. E’ un punto molto discusso in ambito Cristiano perché non c’è un divieto a mangiare la carne, non è espresso con chiarezza un divieto “etico” mentre nelle religioni orientali c’è un divieto etico.
Non uccidere è esteso a tutti gli esseri viventi.
E’ fondamentale però far vivere una vita “etica” all’animale prima di essere ucciso.
Sopratutto sono innumerevoli gli autori spirituali, padri della chiesa, grandi autori monastici che dicono: “Mangiare la carne impedisce l’esperienza spirituale.” Sant’Ambrogio, San Girolamo, Sant’Agostino e molti altri, dicono che l’alimentazione carnea impedisce una profonda esperienza spirituale.
Scendere in profondità è un processo che coinvolge la mente e il corpo, l’alimentazione carnea, a livello endocrino, a livello di funzionamento mentale, ti impedisce di scendere in profondità e avere quel raccoglimento che ti permette di predisporti all’incontro col Divino.
Ecco perché tanti padri della Chiesa hanno detto che l’alimentazione carnea è estranea alla vera ricerca spirituale.
Grazie Guidalberto…
Per chi volesse vedere l’intervista video per intero, la può trovare su:
www.iloft.it
https://www.iloft.it/playvideo/8229
il mio programma si chiama: “Cavoli a merenda”